IN SALA CON MARTIN SCORSESE
Lingua: versione originale con sottotitoli italiani
Età 14+
Danny Ocean (Frank Sinatra) riunisce dieci commilitoni per rapinare contemporaneamente, la notte di capodanno, cinque casinò di Las Vegas. Il colpo riesce, ma poi qualcosa va storto. Il film che ha ispirato la fortunata saga di Soderbergh è un’avventura divertentissima e mozzafiato che riunisce tutto il clan di Sinatra. Dialoghi affilati e affiatata compagnia di interpreti (da Dean Martin a Sammy Davis Jr., fino alla splendida Angie Dickinson). Titoli di testa di Saul Bass.
Alle ore 20, QUEI BRAVI RAGAZZI (Goodfellas, USA/1990) di Martin Scorsese (146'), presentato in sala dal regista
“Da quando posso ricordare, ho sempre voluto essere un gangster”: uno dei grandi incipit della storia del cinema, una strana risonanza quasi proustiana avvia un racconto di mafia italoamericana giovane, crudele, euforica di chiassoso glamour. Vite sprecate, oblique redenzioni, vuotare il sacco e lasciarsi traghettare a una qualsiasi vita di pentito sotto protezione. Impareggiabile lezione visiva sulla produzione capitalistica e circolazione criminale del denaro. Il film che solo Scorsese avrebbe potuto girare.
Lingua: versione originale con sottotitoli italiani
Età 14+
Danny Ocean (Frank Sinatra) riunisce dieci commilitoni per rapinare contemporaneamente, la notte di capodanno, cinque casinò di Las Vegas. Il colpo riesce, ma poi qualcosa va storto. Il film che ha ispirato la fortunata saga di Soderbergh è un’avventura divertentissima e mozzafiato che riunisce tutto il clan di Sinatra. Dialoghi affilati e affiatata compagnia di interpreti (da Dean Martin a Sammy Davis Jr., fino alla splendida Angie Dickinson). Titoli di testa di Saul Bass.
Alle ore 20, QUEI BRAVI RAGAZZI (Goodfellas, USA/1990) di Martin Scorsese (146'), presentato in sala dal regista
“Da quando posso ricordare, ho sempre voluto essere un gangster”: uno dei grandi incipit della storia del cinema, una strana risonanza quasi proustiana avvia un racconto di mafia italoamericana giovane, crudele, euforica di chiassoso glamour. Vite sprecate, oblique redenzioni, vuotare il sacco e lasciarsi traghettare a una qualsiasi vita di pentito sotto protezione. Impareggiabile lezione visiva sulla produzione capitalistica e circolazione criminale del denaro. Il film che solo Scorsese avrebbe potuto girare.